Tu lo vedi
come corre il vento,
come corre
nell'inquietudine
di aspre e aride notti.
Ascoltalo sostare
sopra esitanti piogge
su fangose pozzanghere
e sbiaditi nevai.
Lascia che spiri
su immobili valli
ed assolate colline
tra ulivi
e sperduti vigneti.
Lascia che soffi
a graffiare, spietato
i nostri insensibili giorni
tra scrosci
di vaporose acque
e
ululati tormentosi di fronde.
Lascialo libero,
libero di vagare
tra tempestose acque
e sibilanti terre.
Ascolta il vento
come urla,
inghiottito da oscure nubi
e violenti acquazzoni
e tu,
come tremula fiamma,
spegni
in un tormento
di flebili raffiche,
le nostre perdute
carezze
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