E' scesa la nebbia stasera,
e tutto affonda
nel suo pallido abbraccio.
Evanescenti figure
come gelatinose visioni
si disperdono
su fratturati ciottoli
ed angusti passaggi.
Fuggevoli ombre
smarrite
tra flebili luci e languide voci
si muovono
come smisurate onde
su sconfinati oceani.
Non vi è vento questa sera,
non vi è alcun tormento di fronde
a baciare
gli alti alberi
ne' ad accarezzare
esitanti vette.
Tutto è immobile,
come questo mese,
ammutolito
in un angolo di vita,
sotto questo cielo
sbiadito
sopra
folti rami
inumiditi
da tamburellanti piogge.
Ritorno per la consueta strada
nell'immutabile speranza
di un bianco ritorno
di rapide rondini
sui delicati tramonti
di una fresca primavera.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
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