Quando le mie esitanti e indebolite mani
navigheranno
sulla scia della tua giovane età,
quando l'ultima porta
si sbarrerà
dietro alle mie stanche spalle,
lascia che io possa,
nell'improvvisa solitudine
dei miei giorni,
lambire le fragili tracce
della tua agevole esistenza.
Se qualcuna
delle mie interminabili notti,
ad ammirare
oscure sabbie di fango e di pietre taglienti,
potessero essere inghiottite
da frammenti
della tua abituale presenza
allora anch'io
potrei ritrovare
dietro la porta della mia anima
spazi infiniti ed accesi silenzi
e come delicata acqua
rispecchiarmi
ancora una volta
dietro la riva
della tua inesplicabile vita
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
Nessun commento:
Posta un commento