Forse non vi è alcuna verita'
in tutto cio' che gira attorno,
forse è un illusorio inganno
il dissiparsi rapido di ogni istante,
ma questa vita
non è forse altro
che un supremo abbaglio,
un complicato sogno
di un superbo e supponente volere.
Forse la vita
e' davvero quell'eterno sospiro,
quell'estremo bisogno
che ti aggroviglia
e domina
ogni tuo intenso ed estremo momento.
La vita è tono, altezza, intensita',
energia, vigore e morte.
La vita è tutto e nulla.
E' l'istante supremo
e l'ingannevole giorno,
e' l'esplorare riprovevole del nostro animo
e la disillusa comprensione del tutto.
E noi
come stanche e solitarie barche
che ascoltano il dolce dondolio
di venti rapidi e altezzosi,
lasciamo
che una suprema intenzione
decreti e imponga
l'ambiguo destino
dei nostri audaci e disinvolti capricci
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
martedì 28 febbraio 2017
domenica 26 febbraio 2017
Onde di stelle
Sussurranti vele,
navigate
su caroselli di stelle,
beccheggiano
su supponenti onde,
mentre
sussultanti cieli
si annientano
in trasognate inquietudini
di folgori lucenti.
Rimango assorto,
immerso in logore acque,
in un domani che si annulla
in me
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.pera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni.
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navigate
su caroselli di stelle,
beccheggiano
su supponenti onde,
mentre
sussultanti cieli
si annientano
in trasognate inquietudini
di folgori lucenti.
Rimango assorto,
immerso in logore acque,
in un domani che si annulla
in me
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.pera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni.
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giovedì 23 febbraio 2017
Aria sottile
quanto sia piacevole e lieve
salire l'irto sentiero,
e il ritrovarsi
arido e asciutto,
sotto un cielo
di baratri e abissi.
Tu non lo vedi
ma il giungere sommesso,
immerso
in una vertigine d'aria,
sottile
come il tenue respiro,
rinverdisce
il mio gracile pensiero.
Intorno a me
tutto è immobile,
come il mio sguardo,
trasognato
nell'indorato cielo delle montagne.
Più in basso odo l'acqua
ruzzolare
tra pietre, levigate e tonde,
e scrosci di ruscelli,
cespugli e verdi torbiere.
Disinvolto cammino
tra aguzzi sassi e assordanti fischi di marmotte
negli spazi immensi, immutabili
elemosinando ombre
su strade deserte
ed erbosi silenzi.
Vorrei condurti
fra tenui sospiri
e brezze maestose
e voli pindarici
di solitarie aquile.
Vorrei che la tua anima
fosse leggera e sconfinata
tra acuminate cime
e sterminati spazi.
E qui,
accecati tra pallide rocce
e cristalline acque,
perderci tra i venti, in un torpore assonato
per poi ritrovarsi
brancolanti
nelle nostre mendiche dita
ancora, ancora
e ancora.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
Abissi
Quando dalle mie affusolate dita,
scivolerai
come libero vento
su acuminate vette,
navigherò
tra spaventose crepe
di terrificanti abissi
e sconfinate ombre
di convulse speranze
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
scivolerai
come libero vento
su acuminate vette,
navigherò
tra spaventose crepe
di terrificanti abissi
e sconfinate ombre
di convulse speranze
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Sentieri di Liguria
Rapido procedo
lungo impervi sentieri
tra reti di trascurati ulivi
e fitti canneti
mentre
improvvisi bagliori
di opache finestre
si confondono
in torbidi cieli.
lungo impervi sentieri
tra reti di trascurati ulivi
e fitti canneti
mentre
improvvisi bagliori
di opache finestre
si confondono
in torbidi cieli.
Tutto è silenzio attorno.
Caldi venti serali
intrisi
di salmastre essenze
baciano
le mie umide labbra.
intrisi
di salmastre essenze
baciano
le mie umide labbra.
Esausto
risalgo
lungo strette viuzze
di ossuti sassi
avvolto
da intensi profumi
di assettati limoni.
risalgo
lungo strette viuzze
di ossuti sassi
avvolto
da intensi profumi
di assettati limoni.
Scorgo lontano
tra scoscese scogliere
ammantate da livide nubi
l'ondeggiare sommesso
di nitide lampare.
tra scoscese scogliere
ammantate da livide nubi
l'ondeggiare sommesso
di nitide lampare.
E qui,
come saracena vedetta,
tra armoniosi vigneti
e frastagliate coste
mi smarrisco
inghiottito
da fluenti ombre
di velate stelle
nell'infinita distesa
di un tempestoso mare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
come saracena vedetta,
tra armoniosi vigneti
e frastagliate coste
mi smarrisco
inghiottito
da fluenti ombre
di velate stelle
nell'infinita distesa
di un tempestoso mare.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
martedì 21 febbraio 2017
Frammenti
Quando le mie esitanti e indebolite mani
navigheranno
sulla scia della tua giovane età,
quando l'ultima porta
si sbarrerà
dietro alle mie stanche spalle,
lascia che io possa,
nell'improvvisa solitudine
dei miei giorni,
lambire le fragili tracce
della tua agevole esistenza.
Se qualcuna
delle mie interminabili notti,
ad ammirare
oscure sabbie di fango e di pietre taglienti,
potessero essere inghiottite
da frammenti
della tua abituale presenza
allora anch'io
potrei ritrovare
dietro la porta della mia anima
spazi infiniti ed accesi silenzi
e come delicata acqua
rispecchiarmi
ancora una volta
dietro la riva
della tua inesplicabile vita
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
navigheranno
sulla scia della tua giovane età,
quando l'ultima porta
si sbarrerà
dietro alle mie stanche spalle,
lascia che io possa,
nell'improvvisa solitudine
dei miei giorni,
lambire le fragili tracce
della tua agevole esistenza.
Se qualcuna
delle mie interminabili notti,
ad ammirare
oscure sabbie di fango e di pietre taglienti,
potessero essere inghiottite
da frammenti
della tua abituale presenza
allora anch'io
potrei ritrovare
dietro la porta della mia anima
spazi infiniti ed accesi silenzi
e come delicata acqua
rispecchiarmi
ancora una volta
dietro la riva
della tua inesplicabile vita
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
Cuore di figlio
Ti vorrei sostituire al mio cuore,
tra mille melodie
di trasognate notti
in modo che i nostri sogni
si possano unire
in un unico battito.
Ti donerei
estive giornate assolate
a specchiarsi
su laghi ghiacciati
e accecanti nevai
e ritrovarsi,
usciti dal sonno
di esuberanti inverni,
in sapori di terra
e di mutate stagioni.
Ho vegliato su di te
tutta la notte
mentre Pleiadi luminose
roteavano
sui nostri capi
come deboli lampare
su tempestosi oceani,
e svegliandoti
nel pieno della vita
ti allontanavo
dalle oscure tenebre
dei tuoi giovani giorni.
Ho pregato con te
nell'affollato dolore del tuo pianto
e per te
là dove va il silenzio
ho portato la tua essenza,
e come due foglie ingiallite d'autunno,
ci specchieremo
tra limpide nubi e bianchi deserti
in un unico ed eterno abbraccio.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
tra mille melodie
di trasognate notti
in modo che i nostri sogni
si possano unire
in un unico battito.
Ti donerei
estive giornate assolate
a specchiarsi
su laghi ghiacciati
e accecanti nevai
e ritrovarsi,
usciti dal sonno
di esuberanti inverni,
in sapori di terra
e di mutate stagioni.
Ho vegliato su di te
tutta la notte
mentre Pleiadi luminose
roteavano
sui nostri capi
come deboli lampare
su tempestosi oceani,
e svegliandoti
nel pieno della vita
ti allontanavo
dalle oscure tenebre
dei tuoi giovani giorni.
Ho pregato con te
nell'affollato dolore del tuo pianto
e per te
là dove va il silenzio
ho portato la tua essenza,
e come due foglie ingiallite d'autunno,
ci specchieremo
tra limpide nubi e bianchi deserti
in un unico ed eterno abbraccio.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
lunedì 20 febbraio 2017
L'ESSERE POETA
Ditemi...
per quale Dio,
sconnesso e caotico,
per quale soldo
dannato e corrotto,
l'uomo
incrina, fende, sgretola
nel crepuscolo
delle sue ripugnanti ore
un suo smarrito e sperduto simile?
Io che provengo
da sogni lontani,
da incroci di sguardi
e turbinii di voci.
Io che sono pensiero,
imperfetto,
sferzato da perentori venti
e perenni naufragi
dell'animo mio.
Io che sono lupo, indovino,
alleato e rivale,
tempra e vigore
amore e vita,
farò i miei passi
in un silenzio di attese,
e farò sonante
la mia voce
affinché là,
sopra l'umano dolore
e l'ansimante superbia,
ancora
un ultimo poeta,
possa ritrovarsi
libero di vagare
verso un domani
di bianchi cristalli
e di opulenti amori.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
per quale Dio,
sconnesso e caotico,
per quale soldo
dannato e corrotto,
l'uomo
incrina, fende, sgretola
nel crepuscolo
delle sue ripugnanti ore
un suo smarrito e sperduto simile?
Io che provengo
da sogni lontani,
da incroci di sguardi
e turbinii di voci.
Io che sono pensiero,
imperfetto,
sferzato da perentori venti
e perenni naufragi
dell'animo mio.
Io che sono lupo, indovino,
alleato e rivale,
tempra e vigore
amore e vita,
farò i miei passi
in un silenzio di attese,
e farò sonante
la mia voce
affinché là,
sopra l'umano dolore
e l'ansimante superbia,
ancora
un ultimo poeta,
possa ritrovarsi
libero di vagare
verso un domani
di bianchi cristalli
e di opulenti amori.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
sabato 18 febbraio 2017
Genova
Capita che mi smarrisca
nel tuo ventre di Superba,
nel cielo terso di Settembre,
e mi disperda tra vicoli di terra
e risacche di mare.
Accade che io gioisca
tra vapori
di tristi banchine,
vecchie ancore,
crepe spaventose di lugubri palazzi.
Nel rosso aceto del tramonto,
nello schiamazzare di mondi opposti,
nel silenzio della sua gente,
mi lascio trasportare,
come piuma al vento,
nella tua solenne sinfonia.
Sono salito sulle tue scale
e sono ridisceso verso il tuo cuore
sono risalito e ridisceso.
Lasciati prendere per mano
così da ubriacarmi
di nere ombre,
di anime solitarie al tramonto,
di bianco di vele,
e di erranti spiriti di marinai.
Voglio perdermi nelle tue strascicate litanie,
nelle tue notti di fango e di sangue,
nelle tue scogliere calpestate.
Voglio disorientarmi nei tuoi angusti spazi,
nel riverbero argentato del tuo respiro,
e farmi trasportare
come si trasporta una bara
nel luogo che si ama.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
nel tuo ventre di Superba,
nel cielo terso di Settembre,
e mi disperda tra vicoli di terra
e risacche di mare.
Accade che io gioisca
tra vapori
di tristi banchine,
vecchie ancore,
crepe spaventose di lugubri palazzi.
Nel rosso aceto del tramonto,
nello schiamazzare di mondi opposti,
nel silenzio della sua gente,
mi lascio trasportare,
come piuma al vento,
nella tua solenne sinfonia.
Sono salito sulle tue scale
e sono ridisceso verso il tuo cuore
sono risalito e ridisceso.
Lasciati prendere per mano
così da ubriacarmi
di nere ombre,
di anime solitarie al tramonto,
di bianco di vele,
e di erranti spiriti di marinai.
Voglio perdermi nelle tue strascicate litanie,
nelle tue notti di fango e di sangue,
nelle tue scogliere calpestate.
Voglio disorientarmi nei tuoi angusti spazi,
nel riverbero argentato del tuo respiro,
e farmi trasportare
come si trasporta una bara
nel luogo che si ama.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
martedì 14 febbraio 2017
Nei notturni silenzi
Sono solo
nel buio della notte.
Impotente,
come ancora negli abissi,
ricerco rifugio
in fragili parole.
Parole
come echi di tempeste,
in ambigui silenzi.
Se io capissi
l'infinito dei tuoi occhi,
mischiato
a lacrime amare
versate
sui cigli
di dolorosi e violenti abissi.
Se io capissi
la tenerezza di un istante
smarrita
nell'indifferenza
di una ottusa convinzione
Se io capissi
quanto è opprimente
e soffocante
il calpestare
i delicati stati d'animo
del tuo essere,
allora ritornerei
ad attraversare
la notte
su dolci brezze
di fulgidi tramonti
fino a raggiungerti, tenace
in un ineluttabile
brivido di vita.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
nel buio della notte.
Impotente,
come ancora negli abissi,
ricerco rifugio
in fragili parole.
Parole
come echi di tempeste,
in ambigui silenzi.
Se io capissi
l'infinito dei tuoi occhi,
mischiato
a lacrime amare
versate
sui cigli
di dolorosi e violenti abissi.
Se io capissi
la tenerezza di un istante
smarrita
nell'indifferenza
di una ottusa convinzione
Se io capissi
quanto è opprimente
e soffocante
il calpestare
i delicati stati d'animo
del tuo essere,
allora ritornerei
ad attraversare
la notte
su dolci brezze
di fulgidi tramonti
fino a raggiungerti, tenace
in un ineluttabile
brivido di vita.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
domenica 12 febbraio 2017
L'ultima porta
Resto spogliato
sotto questo svenevole cielo
levigato
nell'immatura innocenza
di un tenero sguardo.
Mi disperdo e mi ritrovo
nell'inesauribile presenza
della tua introversa indole,
smarrito
tra gli impegnativi peripli
del tuo lapidario essere.
Ingurgito sofferente,
tra angosciati pensieri
e sfiniti desideri,
il fiele
del tuo amaro mutamento
nell'amalgama
impacciato
delle mie pressanti consapevolezze.
Se qualcuna
delle mie consacrate notti,
nel deleterio e dannoso ritrovarsi
dei nostri andati anni,
bussassero
curiose
alle nostre porte
ti prego di aprire
per ritrovarci
ancora uniti
nella bramosia
di un autentico
e mutevole attimo.
sotto questo svenevole cielo
levigato
nell'immatura innocenza
di un tenero sguardo.
Mi disperdo e mi ritrovo
nell'inesauribile presenza
della tua introversa indole,
smarrito
tra gli impegnativi peripli
del tuo lapidario essere.
Ingurgito sofferente,
tra angosciati pensieri
e sfiniti desideri,
il fiele
del tuo amaro mutamento
nell'amalgama
impacciato
delle mie pressanti consapevolezze.
Se qualcuna
delle mie consacrate notti,
nel deleterio e dannoso ritrovarsi
dei nostri andati anni,
bussassero
curiose
alle nostre porte
ti prego di aprire
per ritrovarci
ancora uniti
nella bramosia
di un autentico
e mutevole attimo.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
venerdì 10 febbraio 2017
La luna profuma d'incenso
La luna profuma d'incenso questa sera,
brevi ombre
al far della notte
sommergono
scie di silenzio
di appassionati venti.
Si rincorrono
curvi
tra ulivi e fitti canneti
sospettose presenze
a salutare
riflessi melodiosi
di incupite campane.
Non ritrovo pace
nell'inquietudine
di oscuri viali
e grigi di pietre,
non ritrovo
le tue perdute mani
ripiegato
tra interminabili silenzi
e
incolmabili vuoti.
Tu non sai
quanto sia limpida e lucente
l'oscura solitudine
lungo il viscido sentiero
inebriato
da essenze
di effimeri tormenti.
Ripenso
a un tuo ritorno
a premere rapido
sul mio petto
e come una dolce vestale
e come un tenero pianto
rispecchiarci
infine
su orme
di antichi tramonti
e brillanti pulviscoli
di baci.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
brevi ombre
al far della notte
sommergono
scie di silenzio
di appassionati venti.
Si rincorrono
curvi
tra ulivi e fitti canneti
sospettose presenze
a salutare
riflessi melodiosi
di incupite campane.
Non ritrovo pace
nell'inquietudine
di oscuri viali
e grigi di pietre,
non ritrovo
le tue perdute mani
ripiegato
tra interminabili silenzi
e
incolmabili vuoti.
Tu non sai
quanto sia limpida e lucente
l'oscura solitudine
lungo il viscido sentiero
inebriato
da essenze
di effimeri tormenti.
Ripenso
a un tuo ritorno
a premere rapido
sul mio petto
e come una dolce vestale
e come un tenero pianto
rispecchiarci
infine
su orme
di antichi tramonti
e brillanti pulviscoli
di baci.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
In questi giorni è uscito il mio primo Ebook '' L'orto dei limoni'' . Una raccolta di poesie ,alcune inedite, scritte in questi anni e pubblicate su vari siti specializzati. Il libro è disponibile sui più importanti portali di vendita online Ebook ( Amazon , Ibs , Itunes ,Mondadori, Bookrepublic , Omniabook ecc.) e ha il costo promozionale di 2.99 Euro.
Si tratta di una raccolta sui vari argomenti a me più cari: poesie d'amore, sociale, introspezione, riflessioni personali. Questa raccolta è un voler mettere per iscritto una parte di un percorso personale che mi ha portato a pubblicare questo mio Ebook. Non vuole essere un punto di arrivo ma solo un incentivo che mi porti a comporre sempre nuove poesie e a dedicarmi con passione e tenacia allo scrivere.
grazie di cuore
Stefano
mercoledì 8 febbraio 2017
Io Sono
Io sono il mare,
rancorosa onda
di chissà quale odio
sepolto
in un cristallino disprezzo
di aberranti tornaconti.
Io sono il cielo,
illogica discarica
di vanità umane,
balcone silenzioso
di spietate ambizioni
imbrigliate
in oscure
e pallide scie.
Io sono la terra,
millenario sepolcro
di mortali ossa,
modesto conforto
di archetipe tracce
di lunghi esodi
di umane speranze,
ombrata
dal disprezzo
di ammuffite mani
e putridi sguardi.
Vorrei afferrare
quell'ultima ombra della sera
e lentamente
riporla
sui nostri insensibili occhi
così da cogliere,
nell'assoluta consapevolezza
della fluidità vertiginosa
di questa schizzo
di paradiso,
un ultimo barlume
di umana pietà.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
rancorosa onda
di chissà quale odio
sepolto
in un cristallino disprezzo
di aberranti tornaconti.
Io sono il cielo,
illogica discarica
di vanità umane,
balcone silenzioso
di spietate ambizioni
imbrigliate
in oscure
e pallide scie.
Io sono la terra,
millenario sepolcro
di mortali ossa,
modesto conforto
di archetipe tracce
di lunghi esodi
di umane speranze,
ombrata
dal disprezzo
di ammuffite mani
e putridi sguardi.
Vorrei afferrare
quell'ultima ombra della sera
e lentamente
riporla
sui nostri insensibili occhi
così da cogliere,
nell'assoluta consapevolezza
della fluidità vertiginosa
di questa schizzo
di paradiso,
un ultimo barlume
di umana pietà.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
lunedì 6 febbraio 2017
Ricordi e speranze
Ricordo di un caldo mattino,
ad accarezzare inesauribili sogni
e tu
nell'ottusa convinzione
di aver scalfito
livide nuvole
di faticosi giorni.
Ricordo
di delicate notti,
dei nostri affannati aspetti,
di indolenti preghiere
e di confuse promesse.
Ricordo
di fugaci pulviscoli
di stelle cadenti,
di foglie
libere
nel vento
e di fredde comete
simili a torbide menzogne
nella gelida ombra
di una segreta evasione.
Rimetto in ordine,
nell'incoscienza dei miei giorni,
false aspettative
e sperperati amori,
e mi riprometto,
nel frantumato amministrare
dei miei attempati anni,
di vagabondare,
come una libellula in un campo di grano,
sui rigogliosi doni
del nostro cuore.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
ad accarezzare inesauribili sogni
e tu
nell'ottusa convinzione
di aver scalfito
livide nuvole
di faticosi giorni.
Ricordo
di delicate notti,
dei nostri affannati aspetti,
di indolenti preghiere
e di confuse promesse.
Ricordo
di fugaci pulviscoli
di stelle cadenti,
di foglie
libere
nel vento
e di fredde comete
simili a torbide menzogne
nella gelida ombra
di una segreta evasione.
Rimetto in ordine,
nell'incoscienza dei miei giorni,
false aspettative
e sperperati amori,
e mi riprometto,
nel frantumato amministrare
dei miei attempati anni,
di vagabondare,
come una libellula in un campo di grano,
sui rigogliosi doni
del nostro cuore.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
domenica 5 febbraio 2017
Essere vento
Vorrei essere vento, leggero
sopra esili foglie
di nobili alberi.
Vorrei essere nebbia, umile
così da guidarti
lungo
deserti sentieri
delle nostre lunatiche indoli.
Vorrei essere uomo, ombra
nel vespero tramonto
sopra irrequieti oceanidei nostri intimi segreti.
Vorrei,
che la tua anima
fosse leggiadra
così che il mio cuore
ti alleggerisse, come esile conforto
dalle oscure vertigini
dei giorni nostri.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
sopra esili foglie
di nobili alberi.
Vorrei essere nebbia, umile
così da guidarti
lungo
deserti sentieri
delle nostre lunatiche indoli.
Vorrei essere uomo, ombra
nel vespero tramonto
sopra irrequieti oceanidei nostri intimi segreti.
Vorrei,
che la tua anima
fosse leggiadra
così che il mio cuore
ti alleggerisse, come esile conforto
dalle oscure vertigini
dei giorni nostri.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
sabato 4 febbraio 2017
La fiducia del cuore
Ho tanta fiducia in te.
Sono sicuro che potrei attendere
il tuo arrivo, in silenzio
lungo il fiume del tempo.
Tu mi sai ascoltare,
come il sole ascolta la luna
nell'eterno abbraccio di un'eclissi.
Potresti far germogliare
su deserte sabbie
colorati tulipani
e nobili piante.
Non abbandonare
il mio cuore
su arroventati sassi,
sul fondo di abissi marini.
Ho tanta fiducia in te
e resto in pace
come fradicie sabbie
dopo la marea
su lunghe spiagge dorate.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
Sono sicuro che potrei attendere
il tuo arrivo, in silenzio
lungo il fiume del tempo.
Tu mi sai ascoltare,
come il sole ascolta la luna
nell'eterno abbraccio di un'eclissi.
Potresti far germogliare
su deserte sabbie
colorati tulipani
e nobili piante.
Non abbandonare
il mio cuore
su arroventati sassi,
sul fondo di abissi marini.
Ho tanta fiducia in te
e resto in pace
come fradicie sabbie
dopo la marea
su lunghe spiagge dorate.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
Febbraio
E' scesa la nebbia stasera,
e tutto affonda
nel suo pallido abbraccio.
Evanescenti figure
come gelatinose visioni
si disperdono
su fratturati ciottoli
ed angusti passaggi.
Fuggevoli ombre
smarrite
tra flebili luci e languide voci
si muovono
come smisurate onde
su sconfinati oceani.
Non vi è vento questa sera,
non vi è alcun tormento di fronde
a baciare
gli alti alberi
ne' ad accarezzare
esitanti vette.
Tutto è immobile,
come questo mese,
ammutolito
in un angolo di vita,
sotto questo cielo
sbiadito
sopra
folti rami
inumiditi
da tamburellanti piogge.
Ritorno per la consueta strada
nell'immutabile speranza
di un bianco ritorno
di rapide rondini
sui delicati tramonti
di una fresca primavera.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
e tutto affonda
nel suo pallido abbraccio.
Evanescenti figure
come gelatinose visioni
si disperdono
su fratturati ciottoli
ed angusti passaggi.
Fuggevoli ombre
smarrite
tra flebili luci e languide voci
si muovono
come smisurate onde
su sconfinati oceani.
Non vi è vento questa sera,
non vi è alcun tormento di fronde
a baciare
gli alti alberi
ne' ad accarezzare
esitanti vette.
Tutto è immobile,
come questo mese,
ammutolito
in un angolo di vita,
sotto questo cielo
sbiadito
sopra
folti rami
inumiditi
da tamburellanti piogge.
Ritorno per la consueta strada
nell'immutabile speranza
di un bianco ritorno
di rapide rondini
sui delicati tramonti
di una fresca primavera.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
venerdì 3 febbraio 2017
Semplici parole
Non riesco a trascrivere,
nel complice silenzio della notte,
semplici parole
che possano,
in un solo istante,
placare
il frastuono
del mio essere fragile.
Se solo potessi,nel bisbigliare
concitato
dei nostri cuori,
ascoltare
le tue angosciate richieste,
potrei,
nell'impercettibile dondolio
della nostra devozione,
accogliere
il tuo più profondo sospiro.
Resto sospeso,
come su grandi e tempestosi oceani,
nell'atroce sospetto
di un tuo mancato ritorno,
mentre,
inghiottito
da una pallida luna
sullo sterminato e cupo ondeggiare,
rimango taciturno
nel mio vivere inquieto.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
nel complice silenzio della notte,
semplici parole
che possano,
in un solo istante,
placare
il frastuono
del mio essere fragile.
Se solo potessi,nel bisbigliare
concitato
dei nostri cuori,
ascoltare
le tue angosciate richieste,
potrei,
nell'impercettibile dondolio
della nostra devozione,
accogliere
il tuo più profondo sospiro.
Resto sospeso,
come su grandi e tempestosi oceani,
nell'atroce sospetto
di un tuo mancato ritorno,
mentre,
inghiottito
da una pallida luna
sullo sterminato e cupo ondeggiare,
rimango taciturno
nel mio vivere inquieto.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
giovedì 2 febbraio 2017
Lascia sia il vento
Tu lo vedi
come corre il vento,
come corre
nell'inquietudine
di aspre e aride notti.
Ascoltalo sostare
sopra esitanti piogge
su fangose pozzanghere
e sbiaditi nevai.
Lascia che spiri
su immobili valli
ed assolate colline
tra ulivi
e sperduti vigneti.
Lascia che soffi
a graffiare, spietato
i nostri insensibili giorni
tra scrosci
di vaporose acque
e
ululati tormentosi di fronde.
Lascialo libero,
libero di vagare
tra tempestose acque
e sibilanti terre.
Ascolta il vento
come urla,
inghiottito da oscure nubi
e violenti acquazzoni
e tu,
come tremula fiamma,
spegni
in un tormento
di flebili raffiche,
le nostre perdute
carezze
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
come corre il vento,
come corre
nell'inquietudine
di aspre e aride notti.
Ascoltalo sostare
sopra esitanti piogge
su fangose pozzanghere
e sbiaditi nevai.
Lascia che spiri
su immobili valli
ed assolate colline
tra ulivi
e sperduti vigneti.
Lascia che soffi
a graffiare, spietato
i nostri insensibili giorni
tra scrosci
di vaporose acque
e
ululati tormentosi di fronde.
Lascialo libero,
libero di vagare
tra tempestose acque
e sibilanti terre.
Ascolta il vento
come urla,
inghiottito da oscure nubi
e violenti acquazzoni
e tu,
come tremula fiamma,
spegni
in un tormento
di flebili raffiche,
le nostre perdute
carezze
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
mercoledì 1 febbraio 2017
La preghiera del pescatore
Piegato
su queste ginocchia
nell'eterno dondolio
di fragorose onde
conteggerò
infinite notti.
Ho voltato
le mie spalle
sospeso
tra sicuri giacigli
ed oscillanti ombre
di naufragate navi.
Resto appiattito
su ondeggianti ponti
tra infiniti vortici
di tenebrosi oceani
e limpidi cieli
di smisurate stelle.
Nell'inquietudine
di limacciose acque
e paurosi tremolii,
osservo
il duro lavoro
di ossuti
e affaticati volti,
celati
tra fumose scintille
ed acide essenze.
Udirò
salmastri venti
inondare
piccole nubi
e invisibili monti
e
tra minatorie urla
ed equivoche preghiere
attraverserò
tenebrose notti.
Non ti spaurire,
anima mia,
che dopo tanto freddo
e livide piaghe
ritornerò
a calpestare
familiari sentieri
per poter infine,
nuovamente fuggire
nel disperso universo indaco
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
su queste ginocchia
nell'eterno dondolio
di fragorose onde
conteggerò
infinite notti.
Ho voltato
le mie spalle
sospeso
tra sicuri giacigli
ed oscillanti ombre
di naufragate navi.
Resto appiattito
su ondeggianti ponti
tra infiniti vortici
di tenebrosi oceani
e limpidi cieli
di smisurate stelle.
Nell'inquietudine
di limacciose acque
e paurosi tremolii,
osservo
il duro lavoro
di ossuti
e affaticati volti,
celati
tra fumose scintille
ed acide essenze.
Udirò
salmastri venti
inondare
piccole nubi
e invisibili monti
e
tra minatorie urla
ed equivoche preghiere
attraverserò
tenebrose notti.
Non ti spaurire,
anima mia,
che dopo tanto freddo
e livide piaghe
ritornerò
a calpestare
familiari sentieri
per poter infine,
nuovamente fuggire
nel disperso universo indaco
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
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