Non sono le vostre stupide bombe,
il sibilo sinistro dei vostri proiettili,
l'urlo strozzato di guerriero,
i vostri coltelli lucenti.
Non è il riflesso dei passanti su pozze di sangue
o il sordo rinculo di cannone al tramonto
che sfinisce e soffoca l'animo mio.
E' la vostra indifferenza,
il vostro chinar la testa,
i vostri falsi sorrisi,
la vostra espressione menzognera.
Voi non conoscete la vita.
Nel sorriso amorevole di vostro figlio,
il delicato abbraccio della vostra amata,
la placida lacrima di vostra madre.
Voi non conoscete la vita.
Nel rapido rintocco di campana,
l'indolente scorrere di ruscello,
il lieve dondolio di piuma,
il fertile germogliare di erba.
Voi non conoscete la vita.
In un palpito di ali,
in una sussurrata supplica,
in una premurosa carezza.
Io conosco la vita.
Io conosco l'amore.
Nelle ceneri del mio cuore,
nelle infinite implorazioni di Aleppo,
nella angosciata preghiera di soldato,
nei penosi e adorati detriti,
nel freddo corpo di mio fratello.
Io conosco la vita.
Io conosco l'amore.
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 Aprile 1941 n.633, capo IV, sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale e parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore. La riproduzione, anche parziale senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e art.171-ter della suddetta legge.
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