venerdì 27 gennaio 2017

Acque

Aroma di zagare nell'ombra grigia di un assolato meriggio,
sfuggenti e confusi spiriti si addensano
nel maestoso frastuono
di una tenebrosa notte.
Esitante ed impaurito mi portai,
nel tenue riflesso di lume,
verso il tuo riverbero frangente.
Sconfitto e deriso,
scrutai timidamente,
nel tintinnio di un passo,
angosce e desolate urla
di sguardi color ebano.
Nell ' intimo salmastro
di una infantile amarezza,
mi soffermai titubante,
nella desolazione di un attimo,
consapevole di un evidente contrasto
di un dolore celato.
Acque famigliari,
sfumati colori di infanzia,
remoti schiamazzi simili a sibili perduti,
ritornano
incalzanti ed insistenti
nella mia stanca mente.
Immobile in lontananza
un chiarore balena
nel mio sguardo di bambino.
Danzanti lampare
simili ad abbaglianti lampi
si addensano
nel cobalto sconfinato,
mentre il contemplare
mi quieta
e sopisce il mio tormento.








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